Esattamente come per l'essere umano, anche per i nostri amici animali i vaccini rappresentano la difesa più efficace dalle principali malattie infettive.

Nel caso del gatto, la profilassi mira ad immunizzare l'organismo contro quei virus nei confronti dei quali non esiste cura: se contratte, tali malattie possono arrecare al felino gravi sofferenze e portarlo addirittura al decesso.

Le procedure si distinguono in due tipologie: vaccini di base e vaccini facoltativi. Le vaccinazioni obbligatorie del gatto costituiscono la cosiddetta "trivalente", che raggruppa rinotracheite (herpes virus), calicivirosi (calici virus) e gastroenterite virale (panleucopenia).

 Vaccinare il gatto, quello che devi sapere

Dato l'alto tasso di contagiosità di queste infezioni, il percorso vaccinale di base deve essere somministrato obbligatoriamente, prescindendo da qualsiasi condizione particolare: di conseguenza, dovrai vaccinare il tuo gatto anche se non esce mai di casa. Qualora lo ritenga necessario, il veterinario potrà aggiungere alla trivalente il vaccino contro la leucemia felina (FeLV): l'iter vaccinale, in questo caso, prende il nome di "tetravalente".

Nelle colonie feline e in tutti gli altri contesti in cui esiste un elevato livello di promiscuità viene invece eseguita la "pentavalente", che aggiunge agli altri quattro vaccini anche quello contro la clamidiosi. Altri percorsi vaccinali facoltativi sono la peritonite infettiva felina (FIP) e l'antirabbica: quest'ultima è obbligatoria in molti paesi esteri e in alcune particolari zone d'Italia.

L'età giusta per la prima vaccinazione è intorno ai due-tre mesi. Fino a quel momento, infatti, il gattino è stato protetto dal latte materno, ricco di anticorpi; la necessità del vaccino subentra quando mamma gatta comincia a secernere sempre meno latte, così da non essere più in grado di nutrire e immunizzare adeguatamente i suoi cuccioli.

I vaccini, quindi, sostituiscono e proseguono l’attività immunoprotettiva del latte materno. L’efficacia del vaccino è limitata nel tempo: per questo, alle vaccinazioni devono seguire i relativi richiami annuali, che il veterinario effettuerà alla scadenza prestabilita. Le date dei vaccini e dei richiami vengono poi annotate su un apposito libretto, che dovrà sempre accompagnare il micio durante le visite mediche e i viaggi.

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