I vaccini del gatto obbligatori e facoltativi sono procedure veterinarie di importanza fondamentale per proteggere la salute del tuo gatto.

La loro utilità risiede nel fatto che rappresentano l'unico sistema valido per difendere il gatto dalle malattie più gravi, contagiose e dolorose.

Oggi, infatti, nonostante gli indubbi progressi della medicina veterinaria, alcune patologie infettive sono ancora incurabili. Tali malattie causano al gatto grandi sofferenze e hanno quasi sempre un esito mortale.

I microrganismi che ne sono responsabili si diffondono con facilità nell'ambiente circostante e si avvalgono di diversi veicoli di trasmissione: gatti già infetti, ma anche ospiti intermedi, parassiti, cibo, acqua e superfici contaminate.

Per questo, anche i gatti che non escono mai di casa possono essere infettati.

Il vaccino ha lo scopo di immunizzare il gatto nei confronti di tali infezioni, proteggendolo da qualsiasi rischio di contagio.

Tutti i vaccini sono pratiche medicali, quindi possono essere eseguiti esclusivamente da un veterinario iscritto all'Albo: solo così la somministrazione risulta corretta, efficace e priva di effetti collaterali.

 Vaccini del gatto obbligatori e facoltativi, quello che devi sapere

Esistono due categorie di vaccini del gatto: obbligatori (o "core") e facoltativi.

Al primo gruppo appartengono Rinotracheite (herpes virus), Calicivirosi (calici virus) e Panleucopenia (gastroenterite virale felina): questi vaccini, che compongono la cosiddetta "trivalente", devono essere somministrati obbligatoriamente a tutti i gatti.

I vaccini facoltativi, invece, vengono consigliati dal veterinario in circostanze particolari: è il caso della Clamidiosi, della FeLV (leucemia felina) e della FIP (peritonite infettiva).

Dei vaccini non obbligatori del gatto fa parte anche l'Antirabbica, ma solo entro i confini dell'Italia: all'estero, infatti, è obbligatoria, ed è condizione indispensabile per l'ottenimento del Passaporto Europeo per gatti.

Il gatto può essere vaccinato a partire dalle 8-10 settimane di vita: prima di questo termine, il suo corpo è ben protetto dagli anticorpi del latte materno. Il vaccino, quindi, si pone in soluzione di continuità con l'azione immunizzante del latte materno.

Come si svolge, esattamente, la procedura di vaccinazione del gatto?

La prima somministrazione della trivalente consta di due inoculazioni, che vengono eseguite a distanza di 15-20 giorni una dall'altra. Dopodiché, la trivalente dovrà essere ripetuta una volta all'anno ad una scadenza prefissata (richiamo).

Questo perché l'efficacia di ogni vaccino è limitata nel tempo: è quindi fondamentale osservare scrupolosamente le scadenze dei richiami, così da garantire al gatto una protezione totale e costante.

In occasione del primo vaccino del gatto, il veterinario rilascia al proprietario un libretto delle vaccinazioni: in questo documento vengono registrati tutti i vaccini già effettuati, con le date di scadenza per l'effettuazione dei successivi richiami.

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