Perchè microchippare il proprio gatto? A differenza di quanto previsto per i cani, per i gatti non sussiste alcun obbligo in merito al microchip e all'Iscrizione in Anagrafe Felina: se non adotti queste procedure, quindi, non succede assolutamente niente.
Se però lasci libero il tuo gatto di frequentare gli spazi esterni, oppure sei solito portarlo in vacanza con te, il sistema microchip-Anagrafe può costituire una preziosa misura protettiva. In caso di furto o smarrimento del gatto, infatti, la microchippatura agevola di molto il ritrovamento, perché consente di identificare istantaneamente il gatto e di contattare il legittimo proprietario.
L’applicazione di questo dispositivo, inoltre, è requisito indispensabile per ottenere il Passaporto Europeo per animali domestici. Ma cos'è, esattamente, il microchip? Si tratta di un minuscolo dispositivo che viene inoculato al gatto sotto la cute del collo (o fra le scapole, se l'animale è molto piccolo).
L'operazione dura pochi istanti e non richiede anestesia, poiché è completamente indolore. Una volta inserito, il microchip non emette alcun segnale o vibrazione, e non viene quindi mai avvertito dal micio. L'unico momento in cui il dispositivo si attiva è quando viene sollecitato da un apposito lettore che consente di rilevarne il codice interno.
Questo codice contiene in forma cifrata i dati identificativi del gatto e del suo proprietario, ed è quindi strettamente personale. Dopo aver impiantato il microchip, il veterinario crea una scheda personale del micio sul registro informatizzato dell'Anagrafe Nazionale Felina.
Questa banca dati non è pubblica ma privata, ed è promossa dall'A.N.M.V.I. ("Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani"). Per questo, l'impianto del microchip e l'iscrizione in Anagrafe possono essere eseguiti solo da uno dei veterinari aderenti (la lista è disponibile sul sito ufficiale http://www.anagrafenazionalefelina.it/).
Entrambe le procedure sono trattate come prestazioni a pagamento e il loro costo varia da veterinario a veterinario. Quali dati vengono riportati sulla scheda dell'Anagrafe? Praticamente, tutti quelli che servono a identificare il tuo micio e a restituirtelo in caso di ritrovamento: codice del microchip, età, razza e aspetto del peloso e tutte le informazioni fondamentali che ti riguardano (nome, indirizzo, recapito telefonico, ecc.).
Attenzione, quindi: se in futuro anche uno solo dei tuoi dati dovesse variare (il numero di cellulare, ad esempio) è molto importante comunicarlo subito al veterinario A.N.M.V.I., così da effettuare l'aggiornamento della scheda. Ecco, il tuo gatto è microchippato e registrato.
Cosa succede in caso di smarrimento? In qualità di proprietario dovrai recarti tempestivamente da un veterinario dell'Associazione (magari lo stesso che ha inserito il microchip ed effettuato l'iscrizione) che procederà a segnalare lo smarrimento in banca dati.
La persona che ritrova, invece, deve portare il micio presso i servizi sanitari ASL o un qualsiasi ambulatorio veterinario per accertarsi che possieda il microchip. Se il gatto risulta microchippato, basterà rivolgersi a un veterinario A.N.M.V.I., che effettuerà la lettura del codice e risalirà al legittimo proprietario.