Le malattie del gatto si possono suddividere in due grandi gruppi:

- incurabili.

Sono le infezioni che, per l'elevato tasso di contagiosità e per la totale assenza di terapie risolutive, possono essere solo prevenute attraverso il vaccino. Fanno parte di questo gruppo la rinotracheite, la gastroenterite virale, la calicivirosi (ovvero le tre malattie infettive per le quali viene effettuata la cosiddetta "trivalente", profilassi ormai obbligatoria per tutti i gatti), la rabbia, la peritonite infettiva felina (FIP) e la leucemia felina (FeLV);

- curabili.

Sono i tumori, le malattie parassitarie (acari dell'orecchio, toxoplasmosi, vermi intestinali, infestazioni da pulci, otiti), le affezioni dell'apparato respiratorio (laringite, coriza, raffreddore, asma), le cardiomiopatie, gli squilibri cronici legati al metabolismo (diabete, obesità), i disturbi del fegato, dei reni e delle vie urinarie (struviti, cistiti, calcoli, insufficienza renale, insufficienza epatica), le malattie degli occhi (congiuntiviti, glaucomi), le infiammazioni della cute (dermatiti, micosi, rogna, eczema, tigna), la clamidiosi, i disturbi articolari (artrosi, artrite) e le coliti.

 Gatto e salute: quali sono le principali malattie

Per tutte queste condizioni, l'efficacia della cura dipende dall'esattezza e dalla tempestività della diagnosi. Per i proprietari, non sempre è facile accorgersi che il proprio gatto è malato: il felino domestico non è solito esternare il suo disagio se non in caso di estrema sofferenza.

Così, le manifestazioni diventano evidenti solo quando la malattia è in stadio ormai avanzato. Tuttavia, esistono segnali riconoscibili che è sempre bene non sottovalutare: prurito, scolo nasale e oculare, zoppia, sete eccessiva, minzione alterata (troppo frequente o, al contrario, difficoltosa), diarrea e vomito, costipazione, perdita di pelo, dimagrimento, sovrappeso, inappetenza, astenia, prostrazione e cambiamenti nel solito comportamento (ad esempio, quando il gatto diventa improvvisamente aggressivo).

Tutti questi sintomi non sono univoci: una stessa manifestazione, quindi, può essere riconducibile a malattie differenti. L'unica cosa da fare è segnalare ogni sintomo "sospetto" al proprio veterinario che, qualora lo ritenga opportuno, effettuerà le verifiche del caso attraverso visite ed esami.

E' molto importante non procedere mai con il "fai da te", magari somministrando al micio farmaci ed altri rimedi di propria iniziativa: oltre a non risolvere la situazione, si potrebbe peggiorare lo stato della malattia e indurre effetti collaterali molto gravi.

Scritto da https://www.ragdolls.it/

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