Conosci la storia del gatto Ragdoll? Questo gioiello del mondo felino, ideale compagno per la vita di ogni essere umano (ma anche di ogni altro animale!), ha origini piuttosto recenti: la razza, infatti, è stata riconosciuta ufficialmente nel 1992, dopo una lunga e impegnativa selezione iniziata negli anni Sessanta del Novecento.
Tutto cominciò in California, quando l'allevatrice Ann Baker acquisì da un suo vicino di casa alcuni gattini. La cucciolata era nata da Josephine, una gatta domestica bianca tipo angora dal pelo semi-lungo, e da un gatto simil-Birmano.
Oltre a presentare una colorazione molto vicina a quella del Siamese, i gattini si distinguevano per un temperamento insolitamente docile, che ispirò nella Baker il desiderio di creare una nuova razza.
Con un delicato lavoro di incroci, l'allevatrice americana riuscì ad eliminare nelle successive generazioni tutte le caratteristiche di aggressività, diffidenza e riottosità tipiche del felino, ottenendo un gatto dalle straordinarie doti di amorevolezza, socievolezza, mansuetudine, pazienza e fedeltà.
Per l'attitudine ad abbandonarsi fiduciosamente in braccio, Ann Baker chiamò questo gatto con il nome di "Ragdoll", ovvero "bambola di pezza". Alcuni anni dopo, l'allevatrice registrò a proprio nome il marchio "Ragdoll", applicando standard molto rigorosi e severe restrizioni per l'allevamento e la vendita dei gatti appartenenti alla razza.
Per questo, la divulgazione del Ragdoll è stata lenta e tardiva: sono stati i coniugi Dayton, nel corso degli anni Settanta, i primi a far conoscere questo gatto in tutto il mondo, dopo aver acquistato il loro primo esemplare direttamente dalla Baker. Nel tempo, la selezione operata dagli allevatori ha prodotto grandi miglioramenti anche nell'aspetto del gatto Ragdoll, che oggi è infatti noto non soltanto per la sua bontà ma anche per la sua straordinaria bellezza.