Per essere davvero sana, la dieta del tuo gatto deve essere appropriata alla sua particolare fase della vita. L'alimentazione, infatti, non contribuisce solo ad una crescita armoniosa nel gattino durante il primo anno di vita: dai suoi apporti dipendono anche il mantenimento ottimale del gatto adulto e la prevenzione dei disturbi dell'invecchiamento.
Quando il gatto è anziano, inoltre, una dieta mirata può fare la differenza nel controllo di alcune vulnerabilità e nel supporto di quelle funzioni vitali che tendono a perdere efficienza.
Come procedere, quindi, nella scelta dell'alimento più adatto?
Arrivato a 12 mesi di vita, il gatto è a tutti gli effetti un adulto: organi e tessuti sono ormai formati, e non hanno più bisogno di un sostegno nutrizionale massiccio. L'apporto delle proteine e dei minerali (calcio, fosforo, potassio, ferro) deve quindi essere più leggero, così da espletare la sua funzione di supporto ai muscoli, alle ossa e alle principali funzioni vitali senza appesantire la digestione, i reni e le vie urinarie.
La fonte migliore, in tal senso, sono le carni più leggere e assimilabili (pollo, agnello, pesce, maiale) da includere in forma fresca e in alta percentuale. L'aggiunta di una modica quantità di carboidrati ad elevata tollerabilità e a basso indice glicemico (piselli o patate, ma anche alcuni cereali "ancestrali" quali riso, quinoa, avena e farro) fornirà al gatto adulto la giusta dose di energia senza rischi di sovrappeso, disturbi gastrointestinali o reazioni avverse.
Per prevenire infiammazioni, squilibri e malattie, la dieta del tuo gatto adulto deve contenere una misura consistente di vitamine, antiossidanti e acidi grassi essenziali: questi nutrienti, infatti, hanno un effetto protettivo e rinforzante sul sistema immunitario, sulle cellule e sui principali processi vitali. Il gatto "senior", ovvero anziano, è quello che ha superato i sette anni di età: in questa fase è fondamentale bilanciare ancor più attentamente gli apporti nutritivi, così da nutrire e proteggere l'organismo nel pieno rispetto delle sue vulnerabilità.
Mentre vanno diminuiti i dosaggi di proteine, minerali e carboidrati (soprattutto in caso di sensibilità intestinale o urinaria, funzionalità renale delicata o compromessa, presenza di patologie croniche), risulta salutare l'aumento dei tenori di vitamine, antiossidanti e acidi grassi essenziali per il rinforzo delle difese immunitarie, la prevenzione delle infiammazioni e la protezione delle cellule dai radicali liberi.
Molto utili sono i condroprotettori, integratori naturali ricchi di benefici per le articolazioni. Il gatto anziano, specie se sedentario, può mostrare una spiccata tendenza ai malesseri intestinali: cattiva digestione, colon irritabile, infezioni intestinali, transito irregolare.
Nella sua alimentazione, quindi, non devono mai mancare le fibre e i fermenti prebiotici.